Sorelle materassi | visto da Elisa Speca

L’opera “Sorelle Materassi” è tratto dal romanzo di Aldo Palazzeschi.
Egli nasce a Firenze il 2 febbraio 1885 e muore il 17 agosto 1974 a Roma.
Tra le sue tante opere, lo spettacolo in questione è del 1934. Palazzeschi frequentò gli studi di ragioneria, appassionandosi anche all’arte e alla scrittura.
Si appassionò al teatro e alla sua essenza, mettendo a frutto l’amore per la scrittura nelle opere teatrali.

La storia tratta di una drammatica vita familiare, colorata di stravaganza, ironia e affetto per i propri cari.
Sono tre sorelle che hanno dedicato tutta la loro vita al duro lavoro, ai sacrifici e alle rinunce.
Troviamo anche Niobe, fedele domestica.
Ambientato in un sobborgo di Firenze le protagoniste dell’opera si chiamano Teresa, Carolina e Giselda Materassi, hanno cinquant’anni e sono delle ricamatrici.
Le prime due sono abilissime sarte, il loro lavoro è cucire corredi da sposa e indumenti di classe e molto raffinati, concentrandosi su richieste di persone di alto rango.
La loro vita cambia radicalmente rotta quando accolgono a bracce aperte Remo, giovane figlio di una quarta sorella defunta.
Il ragazzo vedendo l’amore di Teresa e Carolina nei suoi confronti incomincia ad approfittarsene chiedendo denaro su denaro e questa fame di desideri e capricci diventerà insaziabile.
Giselda è l’unica ad accorgersi della spiacevole situazione e cerca numerose volte di avvisare le sue sorelle, ma senza risultato.

Proprio nel drammatico epilogo si scopre tutto.

Remo si sposò con una giovane americana, lasciando tutti i suoi debiti arretrati alle povere tre signore, andandosene a vivere con la ragazza.
La scena si svolge in tre luoghi significativi: la stanza dove le due signore usavano cucire, la sala da pranzo e infine il luogo dove si svolge la cerimonia di nozze dei due sposi.
Nella vicenda vengono utilizzati pochi oggetti con funzioni diverse, come ad esempio il tavolo che funge sia per il lavoro da cucire e sia per mangiare.

Tutta l’opera si realizza nella casa delle tre sorelle.
Gli attori si muovono numerose volte all’interno della vicenda, enfatizzando gesti ed azioni trasmettendo in modo perfetto e travolgente gli avvenimenti del dramma.
La recitazione è singolare, meravigliosa ed accurata in ogni dettaglio.
Con l’aiuto dei costumi si poteva entrare perfettamente nella storia.
Le attrici protagoniste sono molto famose e conosciute.
L’enorme talento si manifesta limpidamente perché si immedesimano nel personaggio.
Il ritmo è veloce,scorrevole. La storia è facile da comprendere perché tratta di fatti,avvenimenti molto attuali.

L’autore vuole avvisarci che bisogna stare attenti ed essere sempre capaci di intendere e comprendere se le persone hanno delle intenzioni positive o negative nei nostri confronti.
Fa comprendere il significato dell’ affetto e dell’amore per la famiglia, sentimenti che vanno oltre il denaro.
Il lavoro di Ugo Chiti e Geppy Gleijeses apre anche gli occhi sulla crudeltà della vita e soprattutto delle persone dai quali bisogna tenersi in guardia anche nel proprio ambito familiare.