Tartufo | visto da Eleonora Magnaguagno

Si dice che non ci sia peggior sordo di chi non vuol sentire. Nella rappresentazione di “Tartufo” di Molière dell’Associazione Teatrale Pistoiese Centro di Produzione Teatrale, Orgone, interpretato da Roberto Valerio (che ha curato anche la regia) ne è un esempio perfetto. Pregato dalla sua famiglia di aprire gli occhi sulla falsità di Tartufo, Orgone è cieco nella sua ingenuità.

Traslata dal Seicento francese all’Italia degli anni Settanta del Novecento, la commedia si svolge in una casa borghese illuminata da luci fredde che fanno presagire il tono amaro che avrà la vicenda.
La commedia infatti ruota attorno alla fragilità di Orgone, un padre e marito che ha bisogno di continue certezze. Provoca una profonda tenerezza il pensiero di quest’uomo che si affida a uno sconosciuto, Tartufo, interpretato da Giuseppe Cederna, in cui trova tutto ciò di cui crede di aver bisogno. Tartufo diventa l’unico da cui Orgone si sente veramente compreso e rassicurato.

Ma idolatrare Tartufo porta Orgone a cacciare di casa il figlio Damide, interpretato da Luca Tanganelli, in quella che è probabilmente la scena di maggior pathos. Una semplice ripetizione di “Fuori da questa casa!” e “No!” che aumentano di intensità fino a raggiungere una dimensione tragica, a dimostrazione di quanto potere e influenza possa avere una persona su un’altra, in questo caso Tartufo su Orgone.

Le scene emotivamente intense si alternano a quelle più leggere con protagonista la cameriera Dorina, interpretata da Roberta Rosignoli, che con la sua irriverenza mostra i lati nascosti dei personaggi, facendo ridere e al tempo stesso riflettere su come l’apparenza sia diversa dalla realtà.

Tra momenti comici e drammatici, la maschera di Tartufo infine cade, ma è troppo tardi: seguendo il primo finale scritto da Molière, Tartufo trionfa e caccia la famiglia. Ma lo stesso Molière dovette cambiarlo e, come in una vecchia videocassetta, i personaggi si muovono a ritroso, fino al momento antecedente alla vittoria di Tartufo: grazie a un “deus ex machina” il bene trionfa, con gran sorpresa del pubblico che non si aspettava due finali.

Nel cast anche Valentina Sperlì, Paola De Crescenzo, Elisabetta Piccolomini e Massimo Grigò.