Elio | ci vuole orecchio

Elio canta e recita Enzo Jannacci

  • Ci vuole orecchio_Elio_A74I7912_-®Dorotea Castro

Enzo Jannacci, il poetastro come amava definirsi, è stato il cantautore più eccentrico e personale della storia della canzone italiana, in grado di intrecciare temi e stili apparentemente inconciliabili: allegria e tristezza, tragedia e farsa, gioia e malinconia. E ogni volta il suo sguardo, poetico e bizzarro, è riuscito a spiazzare, a stupire: popolare e anticonformista contemporaneamente. Jannacci è anche l’artista che meglio di chiunque altro ha saputo raccontare la Milano delle periferie degli anni ‘60 e ‘70, trasfigurandola in una sorta di teatro dell’assurdo realissimo e toccante, dove agiscono miriadi di personaggi picareschi e borderline, ai confini del surreale. “Roba minima”, diceva Jannacci: barboni, tossici, prostitute coi calzett de seda, ma anche cani coi capelli o telegrafisti dal cuore urgente.

Un Buster Keaton della canzone, nato dalle parti di Lambrate, che verrà rivisitato, reinterpretato e “ricantato” da Elio.
Sul palco, nella coloratissima scenografia disegnata da Giorgio Gallione, troveremo assieme a Elio cinque musicisti, i suoi stravaganti compagni di viaggio, che formeranno un’insolita e bizzarra carovana sonora: Seby Burgio al pianoforte, Martino Malacrida alla batteria, Pietro Martinelli al basso e contrabbasso, Sophia Tomelleri al sassofono, Giulio Tullio al trombone. A loro toccherà il compito di accompagnare lo scoppiettante confronto tra due saltimbanchi della musica alle prese con un repertorio umano e musicale sconfinato e irripetibile, arricchito da scritti e pensieri di compagni di strada, reali o ideali, di “schizzo” Jannacci. Da Umberto Eco a Dario Fo, da Francesco Piccolo a Marco Presta, a Michele Serra.
Uno spettacolo giocoso e profondo perché “chi non ride non è una persona seria”.

Saltimbanco non guardare, saltimbanco non toccare, non cercare di capire, che un sorriso dalla terza fila non arriva mai. E il teatro non si tenta, e la vita non si inventa, saltimbanchi si diventa si… ma poi… saltimbanchi si muore. Opla!
Enzo Jannacci

venerdì 04 marzo 2022 | ore 21

sabato 05 marzo 2022 | ore 21

domenica 06 marzo 2022 | ore 16

AGIDI, IMARTS

Elio

drammaturgia GIORGIO GALLIONE

arrangiamenti musicali PAOLO SILVESTRI

pianoforte Alberto Tafuri

batteria MARTINO MALACRIDA

basso e contrabbasso PIETRO MARTINELLI

sassofono SOPHIA TOMELLERI

trombone GIULIO TULLIO

regia GIORGIO GALLIONE

light designer ALDO MANTOVANI

scenografie LORENZA GIOBERTI

costumi ELISABETTA MENZIANI

La durata dello spettacolo è di 1 ora e 15 minuti senza intervallo

InteroRidottoMini
platea33 euro30 euro28 euro
prima galleria e palchi29 euro26 euro24,50 euro
prima galleria e palchi con visibilità ridotta25 euro22,50 euro21 euro
seconda galleria25 euro22,50 euro21 euro
BIGLIETTERIA

FINO AL 30 GIUGNO: dal lunedì al sabato dalle ore 15 alle 19 e da un’ora prima dell’inizio degli spettacoli.
CHIUSURA: venerdì 2 giugno.