Con il debutto di Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart riparte la stagione autunnale dellโOrchestra Senzaspine, promossa in collaborazione con lo storico teatro di Via Cartoleria, nell’ambito del progetto DUSEgiovani. Sul podio Tommaso Ussardi, impegnato per la prima volta nel capolavoro mozartiano. Alla regia Giovanni Dispenza che, dopo il successo del Barbiere di Siviglia nel 2018 e delle Nozze di Figaro nel 2019, torna al Duse con questo nuovo allestimento.
Il dramma giocoso mozartiano รจ stato frutto di un percorso di costruzione iniziato lo scorso giugno, che questโanno si รจ avvalso della collaborazione dellโAccademia di Belle Arti di Bologna per la realizzazione delle scenografie dellโopera, con la supervisione di Chiara Guadagnini, e dellโAntoniano di Bologna per i costumi, a cura di Monica Mulazzani. Le luci sono di Andrea Bondi, i video di Daniele Poli e di Serena Pantaleo e i Cori Komos e Officina Musicae sono rispettivamente istruiti da Michele Pirani, Nicola Carli ed Enrico Dolcetto.
Unโopera, come di consueto, aperta alla cittadinanza e in linea con il fine dellโOrchestra Senzaspine: portare la musica classica al pubblico attraverso azioni inedite che la rendano attuale e coinvolgente e ne consentano una percezione sempre rinnovata. La produzione si basa questโanno sullโaccessibilitร e, per questo, รจ stata accompagnata, tra settembre e ottobre, da guide allโascolto, conferenze-concerto, performance, esperienze sensoriali e laboratori di narrazione. Il lavoro, finalizzato a rendere l’opera fruibile anche alle persone non udenti e non vedenti รจ stato portato avanti grazie alla collaborazione dellโIstituto dei ciechi Francesco Cavazza, della Fondazione Gualandi a favore dei sordi, di ENS – Ente Nazionale Sordi e di FIADDA Emilia-Romagna – Associazione per i diritti delle persone sorde e famiglie.
Diversi sono stati, inoltre, gli incontri e i percorsi per scoprire spazi, suoni, luci, palcoscenico e dietro le quinte. Da segnalare anche i laboratori sul canto condotti senza lโuso della voce, ma attraverso i gesti delle mani e i movimenti del corpo in scena, i colori delle scenografie e i tessuti. Tramite forme espressive alternative e innovative, volte alla decodificazione di linguaggi spesso inaccessibili, si รจ cercato di tradurre e trasmettere, oltre il piano didascalico, il significato piรน profondo del Don Giovanni, con tutte le sue accezioni artistiche ed emozionali.
‘Don Giovanni’ รจ come un fuoco che scalda il sangue e scioglie le membra, fumo che annebbia i sensi e confonde, fiamma in continuo mutamento che arde e rapidamente si consuma. Per interpretare lโopera ho tenuto conto del delicato equilibrio, direi quasi della sovrapposizione tra ‘dramma’ e ‘giocoso’, tra vari punti di vista dei diversi protagonisti coinvolti nellโazione scenica. La vicenda รจ ambientata nel Settecento pur senza limitare lโutilizzo della tecnologia, per avvicinarsi a un gusto contemporaneo e permettere una fruizione dellโopera quanto piรน inclusiva, grazie anche allโuso di videoproiezioni e di scene dinamiche e modulari.
Giovanni Dispenza
Questโanno abbiamo scelto il Don Giovanni di Mozart perchรฉ lโopera lirica รจ uno strumento di grande ricchezza per conoscersi attraverso il genio degli artisti del passato, รจ un ponte tra culture ed epoche dove il filo che le unisce sono le storie e le emozioni di persone, fili ininterrotti che si intrecciano e che ci appartengono. Perchรฉ alla fine sono le nostre storie e le nostre emozioni che aspettano solo di riemergere attraverso il prodigio dellโarte. Questโanno vogliamo che il messaggio sia veramente inclusivo, in particolare per tutte le persone che non possono accedere allo spettacolo di unโopera lirica e godere di tutte le sue forme. Con il supporto di professionisti dei partner coinvolti, vogliamo che lโopera sia di tutti e per tutti.
Tommaso Ussardi presidente dellโAssociazione Senzaspine e direttore dellโOrchestra