Se arrivassero gli alieni domattina e cercassero di farsi unâidea del genere umano guardando ai luoghi della rappresentazione pubblica, probabilmente penserebbero che un virus misterioso abbia colpito tutte le persone di sesso femminile dâItalia, rendendole mute o incapaci di intendere e volere.
Il governo, i dibattiti televisivi e le prime pagine dei quotidiani traboccano di interventi maschili. Eppure le donne non sono una sottocategoria socioculturale ma più della metà del genere umano.
Dopo aver interpretato in scena il premio Nobel Grazia Deledda nello spettacolo Quasi grazia, Michela Murgia, autrice tra le più impegnate nelle battaglie civili, porta per la prima volta in teatro il suo punto di vista sulla ‘questione femminile’ nello spettacolo Dove sono le donne?, un lucido monologo che supera per sempre gli angusti confini delle quote rosa.
Al termine dello spettacolo, lâautrice si tratterrà con il pubblico per il firmacopie di Istruzioni per diventare fascisti edito da Einaudi.
IL LIBRO
«Essere democratici Ú una fatica immane. Significa fare i conti con la complessità , fornire al maggior numero di persone possibile gli strumenti per decodificare e interpretare il presente, garantire spazi e modalità di partecipazione a chiunque voglia servirsene per migliorare lo stare insieme. Inoltre non a tutti interessa essere democratici. A dire il vero, se guardiamo allâItalia di oggi, sembra che non interessi più a nessuno, tanto meno alla politica. Allora perché continuiamo a perdere tempo con la democrazia quando possiamo prendere una scorciatoia più rapida e sicura? Il fascismo non Ú un sistema collaudato che garantisce una migliore gestione dello Stato, meno costosa, più veloce ed efficiente?» Dando prova di unâincredibile capacità dialettica, Michela Murgia usa sapientemente la provocazione, il paradosso e lâironia per invitarci ad alzare la guardia contro i pesanti relitti del passato che inquinano il presente. E ci mette davanti a uno specchio, costringendoci a guardare negli occhi la parte più nera che alberga in ciascuno di noi.