GERSHWIN SUITE / SCHUBERT FRAMES

  • GERSHWIN SUITE / SCHUBERT FRAMES - Teatro Duse Bologna
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SCHUBERT FRAMES

Coreografia: Enrico Morelli
Musica: Franz Schubert
Disegno luci: Cristina Spelti
Costumi: Carlotta Montanari Interpreti: Emiliana Campo, Angelo D’Aiello, Paolo Lauri, Fabiana Lonardo, Lorenza Matteucci, Giovanni Napoli, Miriam Re, Cosmo Sancilio, Nicola Stasi, Gloria Tombini, Lorenza Vicidomini
Durata: 31 min.

Prima assoluta: 24 febbraio 2018, Teatro Asioli di Correggio

Alla musica straordinaria di Franz Schubert Enrico Morelli ha voluto affidare il suo nuovo lavoro: nessuno meglio del compositore viennese ha saputo interpretare i sentimenti contrastanti d’amore, la tensione, la malinconia, il rimpianto, ma anche la speranza. Un collage di celeberrimi brani di Schubert, estratti da veri e propri capolavori di infinita bellezza – composti due secoli fa, stupiscono ancora oggi per la loro grande attualità – fanno da colonna sonora a questo lavoro dedicato alle molte anime dell’uomo contemporaneo, dove l’amore lascia il posto al disinganno, il distacco alla condivisione, la passione al timore, e viceversa, in un andare e venire fra crescendo e diminuendo, a rivelare interi universi e legami segreti. La coreografia non ha alcuna pretesa o ambizione descrittiva, vive dell’unica ricchezza determinata dall’ispirazione musicale: Schubert Frames è un racconto astratto di solitudini e anime affini, inun’epoca come la nostra, stanca, torbida, disincantata, tormentata da un malessere che si respira nell’aria, ma anche ansiosamente alla ricerca di un senso e di una speranza di felicità. Un lavoro denso di immagini poetiche, che diventano tutt’uno con la musica e ne sposano la ricchezza compositiva legandosi intimamente alla sua inesauribile varietà e a ciò che essa esprime. Sono scene in movimento, in cui ci si sofferma soprattutto sul momento del ritorno, perché la felicità è una casa in cui riandare, magari cambiati, incuranti della velocità accelerata di un presente che rischia di farci rimanere indietro e di un futuro che magari si ha paura di esplorare. Il problema non è arrivare, ma tornare. Imparare ogni volta ad amare, di nuovo. Avere il coraggio di riconoscersi fragili, e quindi generosi nella tenerezza.

 

GERSHWIN SUITE

Concept: Michele Merola e Cristina Spelti
Coreografia: Michele Merola
Musica: George Gershwin, Stefano Corrias
Disegno luci e ideazione scenografie: Cristina Spelti
Realizzazione scenografie: Alice De Lorenzi
Costumi: Carlotta Montanari
Adattamento musiche e recomposing: Stefano Corrias Assistente alla coreografia: Paolo Lauri
Interpreti: Emiliana Campo, Angelo D’Aiello, Paolo Lauri, Fabiana Lonardo, Lorenza Matteucci, Giovanni Napoli, Miriam Re, Cosmo Sancilio, Nicola Stasi, Gloria Tombini, Lorenza Vicidomini
Durata: 40 min.

Prima assoluta: 8 febbraio 2018, Teatro Ristori di Verona

Nelle note di George Gershwin (1898-1937), musicista tra i più rappresentativi del Novecento, si riflette lo spirito del tempo in cui sono create, con gli umori e le atmosfere degli Anni Ruggenti. Partendo dai migliori brani del compositore, e dalle suggestioni provenienti dalle opere pittoriche di un altro grande artista americano del ‘900, Edward Hopper (1882-1967), Michele Merola ha realizzato Gershwin Suite, nuova produzione per la MM Contemporary Dance Company, la cui colonna sonora antologizza le più accattivanti pagine dell’autore, come Summertime, che sigla lo spettacolo e ricorre in più momenti e in diverse versioni, e Rhapsody in blue. Ma non sono solo le musiche lussureggianti e vivaci ad attrarre il coreografo: Merola sceglie la musica di Gershwin nelle sue varie sfaccettature, non solo quindi i brani più euforici e brillanti, ma anche quelli più romantici e intimi, sensuali e seducenti. Salda il tutto una nuova composizione di Stefano Corrias, un tappeto musicale che conferisce unità al ricco mosaico di sentori, ora traboccanti dinamismo, ora pienamente lirici, sospesi nel ripensamento e addensati nella malinconia. Altro apporto autoriale alla realizzazione dello spettacolo è stato dato da Cristina Spelti, che ha ideato il disegno delle luci e le scenografie, e firma il concept insieme a Merola. Alcune scene traggono dunque ispirazione dal collegamento tra i diversi brani del compositore e vari quadri – come New York Movie, Soir Bleu, Summer in the City, People in the sun, – di Edward Hopper, pittore che, grazie al suo realismo e al suo modus operandi per “inquadrature”, è considerato un artista molto vicino al mondo della fotografia e del cinema, capace di rappresentare in maniera poetica ed evocativa momenti anche umili e semplici di vita quotidiana. “Sono stato attratto” – dice il coreografo – “dalla capacità del pittore di costruire atmosfere e sfumature che tratteggiano risvolti e segreti della condizione umana. La regia delle immagini danzate e l’allestimento delle scene creano personaggi e situazioni non determinate una volta per tutte, ma aperte a diversi finali e soluzioni”. Ispirati direttamente ai quadri di Hopper, sfilano l’intimità dei passi a due e degli assoli, a cui si aggiungono le scene di insieme, dove voglia di vivere e riscatto dal quotidiano prendono il sopravvento. In scena tanta varietà assume i modi di un set cinematografico, grazie anche ad una scenografia che cambia in continuazione, proprio come in un set, e ad una coreografia che tocca più tasti, grazie alla versatilità del coreografo, capace di declinare la propria creatività e il proprio talento al passo con i tempi della contemporaneità.

giovedì 11 aprile 2019 | ore 21:00

MM Contemporary Dance Company in Co-Produzione con Teatro Ristori di Verona

MM Contemporary Dance Company

Gradimento del pubblico

(96%)
BIGLIETTERIA

Dal lunedì al sabato dalle ore 15 alle 19 e da un’ora prima dell’inizio degli spettacoli
Domenica 24 e lunedì 25 dicembre: CHIUSO
Per informazioni è sempre attiva la mail biglietteria@teatroduse.it.