I DUELLANTI

Un mondo d’altri tempi quello di cappa e spada.
Quello nobile e spietato dei duelli, dei codici d’onore, dell’affronto da riparare

Trama

Un romanzo esemplare, scritto da uno dei piรน grandi autori europei di primo Novecento: Jรณzef Teodor Konrad Korzeniowski, meglio noto come Joseph Conrad, un polacco che, in inglese, racconta una sorprendente storia francese. Di piรน: napoleonica. Lโ€™affresco di un mondo, quello della cavalleria e degli eserciti ottocenteschi, che da lรฌ a breve sarebbe stato spazzato via dalle nuovi armi e dalle nuove logiche militari del Novecento: lโ€™introduzione di armi da fuoco a ripetizione e il super potere degli industriali nella gestione dei profitti di guerra avrebbero buttato allโ€™aria antiche regole, lโ€™etica militare e reso smisurati gli eccidi sui campi di battaglia.

Lโ€™idea geniale su cui Conrad costruisce โ€œThe Duelโ€ รจ che i due avversari non si fronteggiano sugli opposti versanti del campo di battaglia: sono ufficiali dello stesso esercito, la Grande Armรฉe di Napoleone Bonaparte. Ussari, per lโ€™esattezza.

Per motivi a tutti ignoti โ€“ e in realtร  banalissimi, al punto da rasentare il ridicolo โ€“ inanellano sfide a duello che li accompagnano lungo le rispettive carriere, senza che nessuno sappia il perchรฉ di questo odio cosรฌ profondo. E, proprio per il mistero che riescono a conservare, i due diventano famosissimi in tutto lโ€™esercito napoleonico: non tanto e non solo per i meriti sui campi di battaglia di tutta Europa, quanto per la loro eroica fedeltร  alla loro sfida reciproca, che li accompagnerร  per ventโ€™anni, fino al duello decisivo.

Unโ€™opera su di un mondo in rapida estinzione, e al tempo stesso un capolavoro dellโ€™assurdo, su come i fili della vita e del destino sfuggano di mano e sopravanzino ogni buon senso e prevedibilitร .

Gabriel Florian Feraud, guascone iroso e scontento, e Armand Dโ€™Hubert, posato e affascinante uomo del nord, non sono semplicemente due giovani promettenti, e sconcertanti ufficiali del piรน grande esercito dellโ€™Ottocento, ma a modo loro incarnano incubi e ossessioni che โ€“ da Melville a Faulkner, da Kafka fino ad Albert Camus โ€“ accompagnano la cultura occidentale fino allo sfacelo della seconda guerra mondiale.

Note di regia

La nostra versione teatrale de I Duellanti mostra quanto sia impossibile dare una risposta univoca alla domanda. Perchรฉ un duello puรฒ durare poco piรน del tempo necessario a estrarre le sciabole e procurare allโ€™avversario una ferita troppo profonda per continuare. Oppure, allโ€™opposto, puรฒ durare ventโ€™anni. O ancora, giusto il tempo perchรฉ โ€“ fuori da un bosco โ€“ i due padrini di uno dei duellanti, mentre attendono gli sviluppi di quello che sta accadendo tra gli alberi โ€“ possano provare a ricostruire la misteriosa vicenda che lega due ufficiali dellโ€™esercito napoleonico, Armand Dโ€™Hubert e Gabriel Florian Feraud. Sono proprio loro due che, nel bosco, e lungo ventโ€™anni, non smettono mai di duellare. E sono sempre loro due che a cavallo o su un prato, si infilzano con sciabole e fioretti. Hanno iniziato quando erano tenenti, dopo un banale battibecco, e non hanno piรน smesso. Dโ€™Hubert, ben visto dai suoi superiori, elegante uomo del nord, e Feraud, il guascone che odia i damerini ruffiani e cicisbei, come il suo avversario: il primo sempre piรน disincantato dalle imprese e dalle disfatte napoleoniche, il secondo fedele oltre ogni ragionevole dubbio allโ€™imperatore, nella buona e nella cattiva sorte. Di duello in duello, Dโ€™Hubert e Feraud partecipano alla conquista dellโ€™Europa e allโ€™ascesa di Napoleone, poi vivono sulla loro pelle la disfatta di Russia, senza mai smettere di trovare occasioni per duelli che, di volta in volta, si fanno sempre piรน epici per tutta lโ€™Armata, soprattutto perchรฉ nessuno conosce i motivi profondi della contesa: una donna? Napoleone? unโ€™offesa inconfessabile? qualcosa che viene ancora da piรน lontano nel tempo e nelle loro vite? quale segreto cosรฌ feroce e vergognoso li lega? Impossibile dare una risposta, dato che i due protagonisti non ne parlano con nessuno. Le poche cose chiare di questa vicenda sono che Feraud non intende in nessun modo fare sconti a Dโ€™Hubert, che Dโ€™Hubert non vuole sottrarsi a Feraud, e che โ€“ probabilmente โ€“ uno non puรฒ fare a meno dellโ€™altro. I due militari (che intanto hanno fatto carriera e sono arrivati a essere capitani, poi colonnelli e infine generali) sono cosรฌ abituati a combattere e a rischiare la vita, che quei duelli diventano volenti o nolenti parte fondamentale delle loro vite, una ossessione che i due vivono in modi opposti: con astio furente Feraud contro il damerino e traditore, con rassegnata incapacitร  a sottrarsi Dโ€™Hubert. Tutto questo fino al giorno che la caduta e lโ€™esilio di Napoleone fa precipitare le cose: Dโ€™Hubert si trova tra i fedeli della restaurata monarchia e viene salvato, mentre Feraud precipita con Napoleone e rischia lโ€™esecuzione capitale. Solo lโ€™intervento (segreto) del suo nemico Dโ€™Hubert lo salva: e mentre il โ€œdamerinoโ€ si prepara al matrimonio con una giovane e bellissima nipote di un aristocratico del sud della Francia, Feraud viene costretto a una sorta di domicilio coatto e a una pensione anticipata e forzata, sotto minaccia di arresto in caso di cattivo comportamento. Tutto questo non impedisce a Feraud di organizzare un nuovo duello, definitivo, alla pistola. Sottraendosi agli ordini della Monarchia, e insieme a due surreali e invecchiati padrini, il guascone raggiunge Dโ€™Hubert in Provenza e si prepara allo scontro finale: alla pistola e in un bosco, praticamente alla cieca. Dโ€™Hubert โ€“ in attesa del duello โ€“ passa la notte piรน difficile della sua vita: lui che รจ abituato a combattere sul campo di battaglia e a vedere la morte in faccia, per la prima volta, dubita non solo di Napoleone, ma anche di quella vita, e se รจ veramente arrivato il momento di smettere di vivere spada in pugno e pensare alla sua nuova famiglia. Forse per la prima volta ha paura.Ma tutto scompare quando i due si trovano davanti e, pistole alla mano, penetrano dentro il bosco, lasciando i due padrini di Feraud (Dโ€™Hubert ha deciso di non averne) ad attendere gli sviluppi. Questo รจ il tempo del racconto e del duello: venti anni, oppure poco piรน di unโ€™ora. Fino alla sorprendente scoperta finale.

La durata dello spettacolo รจ di un’ora e quaranta minuti senza intervallo

venerdรฌ 10 marzo 2017 | ore 21

sabato 11 marzo 2017 | ore 21

domenica 12 marzo 2017 | ore 16

Goldenart Production

Alessio Boni e Marcello Prayer

di Joseph Conrad

e con Francesco Meoni

traduzione e adattamento Francesco Niccolini

drammaturgia Alessio Boni, Roberto Aldorasi, Marcello Prayer e Francesco Niccolini

violoncellista Federica Vecchio

maestro darmi Renzo Musumeci Greco

musiche Luca Dโ€™Alberto

scene Massimo Troncanetti

costumi Francesco Esposito

light designer Giuseppe Filipponio

fotografie di scena Federico Riva

regia Alessio Boni e Roberto Aldorasi

ERA INCLUSO IN

DUSE8rosso

DUSEprosa

BIGLIETTERIA

FINO AL 30 GIUGNO: dal lunedรฌ al sabato dalle ore 15 alle 19 e da unโ€™ora prima dellโ€™inizio degli spettacoli.
CHIUSURA: venerdรฌ 2 giugno.