La versione de “Il lago dei cigni” nasce da unโidea che da molti anni il regista e coreografo Luigi Martelletta inseguiva e sperava di mettere in scena: la sua lunga ed intensa carriera come primo ballerino al Teatro dellโOpera di Roma ed in tanti altri Teatri Italiani ed Europei gli ha permesso di studiare a fondo, di esaminare e di danzare molte volte questo spettacolare balletto. La coreografia originale del repertorio classico infatti non ha mai sottolineato alcuni aspetti del libretto, che perรฒ in questa versione vorremmo esaminare e sviscerare; la drammaturgia classica teatrale del balletto infatti, รจ abbandonata a favore di una forma di riappropriazione della realtร e dellโesperienza comune basata sui particolari e sulle singole situazioni riunite tra loro in collage ampio e sfaccettato, secondo una metodologia di lavoro di ricerca e di graduale progresso.
Fortemente legato alla tradizione accademica, Luigi Martelletta proporrร un lavoro stilisticamente piรน snello, piรน vivace, alleggerendo tutti i manierismi e le pantomime che fanno parte del repertorio classico, mantenendo comunque le coreografie originali presentando tutte quelle danze e quellโitinerario danzato che molti conoscono e si aspettano: i cigni, la danza spagnola, la danza russa, il valzer, i passi a due, e molto altro.
La particolaritร di questo spettacolo consiste proprio nella capacitร di unire fantasia e realtร , di proporsi vivo e attualissimo, pur dimorando in un suo pianeta espressivo che sa di antico, di giร visto, di giร vissuto. Lโideale neoclassico di una bellezza assoluta, regolata da un ordine imperturbabile, รจ lโobiettivo totalizzante della creazione.