La Bella Addormentata è di Charles Perrault. Prima ancora di Perrault, l’italiano Giambattista Basile (nella raccolta “Lo cunto de li cunti”) narra di una principessa addormentata per un incantesimo nel meridione dell’Italia. Al racconto di Basile, Perrault si ispira per la sua versione edulcorata e borghese.
Da qui l’idea di Franzutti, uno dei coreografi più noti nel panorama nazionale, di riportare nel sud del paese le disavventure della bella principessa Aurora. Questo ha permesso, al coreografo salentino, quello che il critico Vittoria Ottolenghi ha definito: “una vera botta di teatro”, e cioè la sostituzione della puntura del consueto fuso con il morso della tarantola salentina. La Principessa Aurora è quindi, nell’edizione di Franzutti, una fresca ragazza mediterranea a cui una vecchia maga predice un atroce destino. Sarà la magia della zingarella Lilla e il bacio d’amore di un principe-antropologo sulle orme della leggenda a destare la fanciulla dal suo sonno centenario.
Per la leggibilità della drammaturgia, per l’efficacia dell’ambientazione e per la viva caratterizzazione dei personaggi, lo spettacolo ha raccolto, sin dalle prime rappresentazioni del 2000, la piena adesione di pubblico, ed è stato ampiamente lodato dalla critica. Gli assieme dei danzatori nella brillante realizzazione delle scene più festose e l’accurata esecuzione dei protagonisti hanno contribuito al successo dello spettacolo.
Un’idea legittima e funzionante quella di Fredy Franzutti, abile coreografo del Balletto del Sud, che ha presentato una personale versione del balletto «La Bella addormentata nel Bosco» sulla musica di Cajkovskij, ambientato nel Salento. Questo, non soltanto riporta nel Meridione mediterraneo una fiaba/mito di chiaro tipo stagionale (la morte e la resurrezione annuale della Natura), che certo nacque da queste parti; ma gli permette una vera «botta di teatro», e cioè la sostituzione della puntura del consueto, fallico fuso (che dovrebbe dare la morte alla sedicenne Aurora) con il morso della tarantola locale. Da qui, l’arrivod ella vecchia fattucchiera malevola, l’antagonismo positivo della zingara «Lilla» che pratica soltanto magia bianca. E sarà lei a trasformare la morte di Aurora, morsa dalla tarantola, nel lungo sonno collettivo di tutto il palazzo e del bosco di ulivi. Di qui, anche, le belle danze scatenate ed inutili, che vorrebbero esorcizzare il maleficio della tarantola. Insomma, un balletto ricco, vistoso, pieno di avventure e che -questo è davvero miracoloso – è realizzato da Franzutti con geniale efficacia ed essenzialità drammaturgiche con diciotto ballerini di alta qualità.Un gran successo.
Vittoria Ottolenghi – L’Espresso
Il Balletto del Sud, fondato nel 1995 a Lecce dal coreografo Fredy Franzutti, oggi uno dei più noti e apprezzati nel panorama nazionale, presenta un organico composto da 20 solisti di diverse nazionalità, di elevato livello tecnico e in grado di alternarsi nei ruoli principali. La compagnia vanta un repertorio di trentatre produzioni comprendente i grandi titoli della tradizione classica (Lo Schiaccianoci, Il Lago dei Cigni, La Bella Addormentata, Carmen ricreati da Franzutti) e titoli moderni (La sagra della primavera, L’uccello di Fuoco, Edipo RE etc) coreografati da Fredy Franzutti e impreziositi spesso dalla partecipazione di étoile ospiti come Carla Fracci, Luciana Savignano, Lindsay Kemp, Alessandro Molin, Xiomara Reyes.
L’attività della compagnia si realizza inoltre attraverso progetti con cadenza annuale come La scuola a Teatro (in attivo dal 1995), progetto di educazione teatrale e di formazione del pubblico che vede coinvolti ogni anno 3.000 studenti; Itinerario Danza(dal 1997), progetto turistico-culturale che prevede un circuito estivo di spettacoli nei borghi antichi del territorio salentino e Dall’Alpi alle Piramidi (dal 2006), progetto di interscambio culturale con i teatri degli stati del Mediterraneo e dell’Est Europa e di internazionalizzazione della scena.