La paranza dei bambini

  • La paranza dei bambini - Roberto Saviano - Teatro Duse
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“Hanno ali tatuate sulla schiena. Sfrecciano in moto contromano per le vie di Napoli perché sanno che la loro unica possibilità è giocarsi tutto e subito.
Non temono il carcere né la morte. Sparano, spacciano, spendono. Sono la paranza dei bambini.”

Hanno scarpe firmate, famiglie quasi normali e grandi ali “d’appartenenza” tatuate sulla schiena. Sfrecciano in moto contromano per le vie di Napoli perché sanno che la loro unica possibilità è giocarsi tutto e subito. Non temono il carcere né la morte. Sparano, spacciano, spendono.

Sono la paranza dei bambini.

Nel gergo camorristico “Paranza” significa gruppo criminale, ma il termine ha origini marinaresche e indica le piccole imbarcazioni per la pesca che, in coppia, tirano le reti nei fondali bassi, dove si pescano soprattutto pesci piccoli per la frittura di paranza. L’espressione “paranza dei bambini” indica la batteria di fuoco, ma restituisce anche con una certa fedeltà l’immagine di pesci talmente piccoli da poter essere cucinati solo fritti, proprio come quei giovanissimi legati alla camorra che Roberto Saviano racconta nel suo ultimo best seller.

E quel romanzo diventa ora uno spettacolo teatrale che racconta una verità cruda, violenta, senza scampo. Non a caso lo spettacolo nasce nel Nuovo Teatro Sanità, un luogo ‘miracoloso’ nel cuore di Napoli, dove si tenta di costruire un presente reale e immaginare un futuro possibile.

‘L’infanzia è una malattia, un malanno da cui si guarisce crescendo’, diceva William Golding, l’autore de ‘Il signore delle mosche’. E come nel romanzo di Saviano così anche nello spettacolo i protagonisti creano una loro comunità che impone regole feroci per perdere l’innocenza e diventare grandi.

Dopo la felice esperienza dello spettacolo ‘Gomorra’, Roberto Saviano e Mario Gelardi si uniscono di nuovo in questo progetto teatrale per raccontare la controversa ascesa di una tribù adolescente verso il potere, pronta a piombare nel buio della tragedia scespiriana (lo studioso Jan Kott non diceva forse che è il macello uno dei temi nodali dell’opera di Shakespeare?) e nel nero infinito dei fumetti di Frank Miller.

‘Io per diventare bambino ci ho messo dieci anni, per spararti in faccia ci metto un secondo’.

mercoledì 07 marzo 2018 | ore 21:00

Mismaonda | Marche Teatro | Teatro Carcano Centro d'Arte Contemporanea

Nuovo Teatro Sanità

di Roberto Saviano e Mario Gelardi

con Vincenzo Antonucci, Luigi Bignone, Antimo Casertano, Riccardo Ciccarelli, Mariano Coletti, Giampiero de Concilio, Simone Fiorillo, Carlo Geltrude, Enrico Maria Pacini

e con Ivan Castiglione

La durata dello spettacolo è di un'ora e trenta minuti senza intervallo

ERA INCLUSO IN

DUSEoltre

BIGLIETTERIA

Dal lunedì al sabato dalle ore 15 alle 19 e da un’ora prima dell’inizio degli spettacoli.
Per informazioni è sempre attiva la mail biglietteria@teatroduse.it.