Il melodramma in tre atti, tratto dalla pièce teatrale di Alexandre Dumas “La signora delle Camelie”, nello struggimento delle sue musiche e nella vicenda amorosa di Alfredo e Violetta conquista da sempre il cuore di ogni spettatore
Trama
La messa in scena mira soprattutto alla valorizzazione della forza passionale del melodramma, e quindi all’interpretazione dei personaggi, grazie anche alla bravura degli artisti che formano un cast davvero efficace, ma anche all’innesto di nuove espressioni artistiche come la danza e l’arte del mimo.
L’allestimento, pur nel rispetto della tradizione, è volutamente scarno poiché scarna è la vita di Violetta nel suo profondo intimo, priva d’amore…”di quell’amor che dà i palpiti” e dal quale lei rifugge preferendo una vita leggiadra e spensierata, l’amore fugace e mercenario. Scarna perché sono i suoi ultimi giorni di vita, e qui si inserisce la figura di un mimo, un alter ego di Violetta: lo specchio di un tragico destino. Lo specchio della vita ti si presenta dinanzi proprio nel momento in cui, crudelmente, pensi che la felicità possa arridere anche a te. Quando si ama si vive, …Violetta ha incontrato l’amore di Alfredo, ama ed è amata. Ma la società non perdona. Violetta dovrà lasciare l’amato e tornare alla vita spregiudicata di una donna di facili costumi destinata dalla tisi ad una morte precoce.
La durata dello spettacolo è di 3 ore con intervallo