Un incontro inatteso al bar di una stazione.
Un noto conduttore di un programma TV beve per dimenticare e brillo, importuna una cliente sotto gli occhi di un barista irriverente e dalla battuta pronta. Lei, da poco uscita di prigione, non si lascia mettere i piedi in testa e anzi risponde per le rime.
Due persone agli antipodi, sole, accomunate dallo stesso segreto iniziano un dialogo divertente e serrato finché man mano che la notte si fa più assurda emerge il vero malessere che pervade e unisce queste due singolari anime.
L’amnesia al risveglio del protagonista Jacques trasporterà i personaggi in un turbinio di follia dove, tra offese, battute e malintesi, emerge ciò che veramente conta, ciò che attira un essere umano verso l’altro.
Tratto da Nuit d’ivresse di Josiane Balasko, attrice e autrice francesce di cinema e teatro fra le più acclamate, Notte di follia è un testo di grande intelligenza e divertimento, che si sposa particolarmente bene con una coppia affiatata come Caprioglio e Tedeschi.
Josiane Balasko
Attrice, regista, sceneggiatrice, scrittrice e costumista francese, Josiane Balasko ha conquistato la vetta del cinema d’oltralpe quando era ancora un’under 30, imponendosi come segno di rinnovamento nel vecchio panorama cinematografico dei nostri cugini francesi, nonostante il suo aspetto davvero lontano da quello charmant delle attrici francesi.
Capace di creare piccoli gioielli di grande successo, è una raffinata e ironica personalità artistica capace di descrivere e giocare senza pudore con temi di attualità scottanti come la prostituzione maschile, l’ambiguità sessuale, le donne single con irriverenza e leggerezza, facendo della sua “poco ortodossia” il suo divertente e anticonformista marchio di fabbrica.
Nel 1973, debutta al cinema con la pellicola “L’anno 01”, e da allora un’ ininterrotta storia di successi sia a cinema che a teatro accanto ad alcuni dei più importanti attori e attrici francesi per i quali riceve varie nomination per il César sia come attrice che come sceneggiatrice e regista.
Per tutti ricordiamo “Peccato che sia femmina” (1995) con Victoria Abril, Alain Chabat e Miguel Bosé di cui ha curato la regia.
Al cinema continua a recitare ruoli di grande impatto come quello della portinaia Renée ne “Il riccio” (2009), aggiungendo un’altra piacevole, divertente e a tratti pruriginosa interpretazione. In teatro continuano i suoi successi come autrice e attrice in particolare “Nuit d’ivresse” (1986) “Tout le monde aime Juliette” (2009), “La nuit sera chaude” (2010).