È il 19 marzo del 1893 quando Giacomo Puccini e Ruggero Leoncavallo si incontrano per caso in un caffè di Milano e scoprono di lavorare entrambi alla stessa opera. Si tratta de La Bohème, ispirata al romanzo “Scènes de la vie de Bohème” di Henry Murger. Tra i due nasce una discussione molto accesa, si racconta che Leoncavallo si arrabbia molto con Puccini ricordandogli che aveva iniziato lui per primo a comporre quest’opera, e che prima di iniziare aveva addirittura offerto all’amico il libretto che però egli aveva rifiutato.
Il successo della trasposizione poetica pucciniana del romanzo di Murger operata da Illica e Giacosa fu un successo senza eguali, entusiasmò pubblico e stampa e per il compositore napoletano, che completò la sua opera un anno più tardi, non rimase che prendere atto del genio musicale dell’ex amico. La Bohème è infatti un capolavoro senza età, una delle opere più popolari al mondo, una favola dolce e delicata ma allo stesso tempo triste e crudele rappresentata con spiazzante sincerità.
La produzione, diretta dal Maestro Tommaso Ussardi, è in collaborazione con VoceAllOpera, compagnia di canto formata dai vincitori della seconda edizione del concorso lirico internazionale Giancarlo Aliverta, Coro delle Voci Bianche del Teatro Comunale di Bologna e Coro Lirico Sinfonico Colsper, con cui si rinnovano le diverse collaborazioni. Prima assoluta al Teatro Consorziale di Budrio, verrà messa in scena al Teatro Duse e al Teatro Ebe Stignani di Imola.