La scena è abitata da tre performer uomini
Ad ognuno è affidata un’asta di rame
Trama
La scena è abitata da tre performer uomini.
Ad ognuno è affidata un’asta di rame.
Un materiale resistente, freddo al tatto e apparentemente privo di vita si mostra nelle sue possibilità di essere agito.
Così attraverso la caduta, la sospensione e l’assemblaggio di questi tre elementi lo spazio muta insieme ai suoi corpi costantemente alla ricerca di nuove strategie di collaborazione.
Cosa costruire, una domanda insita nella danza stessa e il desiderio ne anima la ricerca.
Può rivelarsi la più grande conquista o il più grande fallimento; costruire diventa pretesto per i tre di avvicinarsi a un dialogo fatto di responsabilità e accoglienza.
La tattilità permette esitazioni e tregue in cui incontrare un paesaggio e viverlo.
Lara Russo inizia il suo percorso nel campo della danza e della fotografia tra Barcellona e Berlino per poi stabilirsi a Bologna. Nel 2013 partecipa al progetto I.F.A presso Inteatro e vince il premio GD’A Puglia con lo spettacolo Allumin-io (sviluppato in collaborazione con Alessia Lovreglio). Lo stesso anno alla Biennale di Venezia lavora come assistente alla regia di Virgilio Sieni per gli spettacoli Agorà tutti e Madri e figli. Nel 2014 è invitata alla prima edizione del festival Eden _Conect the dots, Roma, per presentare lo spettcolo Legame, finalista del festival ‘Dominio Pubblico’ e menzione speciale al festival danzè, Oriente Occidente. Riceve poi la borsa di studio per Ecite, incontro d’insegnanti di C.I. Ponderosa. Nel 2015 viene selezionata per il percorso Nuove Traiettorie organizzato dalla rete Anticorpi e vince il concorso Dna Appunti Coreografici, progetto di Fondazione RomaEuropa.
La durata dello spettacolo è di 50 minuti senza intervallo