SHÉHÉRAZADE E LE MILLE E UNA NOTTE

  • Shéhérazade e le mille e una notte
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Un omaggio all’antica città siriana di Palmira con lo storico, grandioso balletto, «Shéhérazade e le mille e una notte», atto unico in cinque quadri ispirato ai racconti d’oriente di Antoine Galland, sulle esotiche melodie del compositore russo Nikolaj Rimsky-Korsakov

Trama

Il Balletto del Sud, che la critica ha definito «la migliore realtà italiana di un genere accademico narrativo» (Mario Pasi, Vittoria Ottolenghi e Michele Nocera), presenta uno spettacolo di danza e teatro con il noto attore Andrea Sirianni, nel doppio ruolo di Shéhérazade e del Sultano, che introduce i quadri danzati.

Sul palco, nel ruolo della regina Thalassa, un mito autentico della danza di ogni tempo, la grazia leggendaria di Carla Fracci, in scena con le coreografie di Fredy Franzutti, oggi uno dei più apprezzati coreografi nel panorama nazionale.
Nei ruoli principali si esibiscono: il celebre danzatore cubano Carlos Alberto Montalvan Tovàr (Sindbad, il marinaio) e i primi ballerini Nuria Salado Fustè (Zobeide) e Alessandro De Ceglia (il principe Assan).

Il Sultano uccide le sue mogli dopo la prima notte di nozze, per evitare di essere tradito. Ma la bella Shéhérazade rimanda la sua esecuzione grazie alle doti di narratrice, e incanta il Sultano con racconti fantasiosi e avvincenti intrecciandoli fascinosamente.
Nella speziata partitura di Rimskij-Korsakov, un tema musicale ricorrente rappresenta la narrazione di Shéhérazade.

Il primo quadro è dedicato agli avventurosi viaggi di Sindbad, tra naufragi e approdi su isole sconosciute, dove il marinaio incontra la fortuna e il pericolo.
Il secondo quadro è ispirato alle avventure dell’arciere Mansur e alla caccia ad Antar, l’uccello dalle piume di oro.
Il terzo quadro narra le vicende del Principe Kalendar, che corrispondono alla storia di Aladino e della sua lampada magica.
Il quarto quadro, «Il giovane Corsaro e Zobeide», è una scena d’amore, e infine il quinto, il «Mercato di Baghdad», si conclude con una grande esplosione di colori e di danze e con un naufragio; infine Shéhérazade torna, con il suo tema, a chiudere il ciclo di fiabe, ignara e incolpevole fonte di tanto kitsch orientale.

Lo spettacolo, per la fascinosa ambientazione e la sensuale narrazione ha riscosso, fin dalle prime repliche (debutto al Miami International Piano Festival 2003) successo di pubblico ed importanti riconoscimenti dalla critica nelle tournée nazionali e internazionali (Algeri 2011, Costantina 2015).

Note del coreografo (Fredy Franzutti)

immagine della Persia, cui si fa riferimento nel balletto, utilizza l’esotismo come segno di fascinazione esercitato da un generico “altrove”, in omaggio ai remoti fasti del lontano Oriente.
Protagonista dell’allestimento è Shéhérazade, la bella odalisca dai capelli corvini, che ogni giorno rinvia la data della propria esecuzione capitale grazie a doti di narratrice, e incanta il Sultano con racconti avvincenti, intrecciati l’uno nell’altro con abilità e fantasia.
Per creare la mia personale versione di Shéhérazade, sono stato guidato principalmente dalle annotazioni che Nikolaj Andreevič Rimskij-Korsakov ha scritto a proposito della partitura, con indicazioni sulle fiabe alle quali il compositore russo si era ispirato dividendo il poema sinfonico in quattro quadri.
Il primo quadro si riferisce ai viaggi di Sindbad, il marinaio che viaggia tra isole fantastiche, e vive avventure celebrate da numerosi film. E come non pensare alla tumultuosa giovinezza dello stesso Rimskij-Korsakov, “marinaio, giramondo, dilettante di sensazioni, generico cultore di orientalismi e di nazionalismo sonoro…” (Bortolotto).
Il secondo quadro è ispirato alle vicende di Kalandar, il principe che, nelle “Mille e una Notte”, è citato con diversi riferimenti alla storia di Aladino e della sua lampada magica.
Il terzo quadro, “Il giovane Pirata e la giovane Principessa”, è una scena d’amore resa in un seducente passo a due.
Il quarto, “Festa a Bagdad”, si conclude con una grande esplosione di colori e danze, e un naufragio elaborato sul tema musicale del primo quadro. La nave viene trasportata da una tempesta sugli scogli, sovrastati dalla statua dorata della Dea Calì.
Ho restituito al balletto l’originale scansione in quattro quadri laddove tutte le altre versioni coreografiche del poema sinfonico ripropongono la trama progettata nel 1910 da Alexandre Benois per il balletto di Fokine.
Al poema sinfonico Shéhérazade ho aggiunto due momenti musicali. Il primo è un estratto dal poema Antar, dello stesso Rimskij-Korsakov, dove si narrano le avventure di Mansur, e il suo incontro con l’Uccello dalle piume d’oro.
Il secondo brano è l’aria “Song of the Indian Guest”, dall’opera Sadko, sempre di Rimskij-Korsakov, nella versione sinfonica e in quella cantata dal tenore svedese Jussi Björling, una delle voci più affascinanti e prestigiose del ventesimo secolo.
Grazie a questa scansione, le diverse vicende narrate da Sheherazade si animano in una parata di personaggi: Aladino, il genio, Sindbad, la Regina degli Abissi, le odalische, i mercanti di tappeti, i corsari del mare.
Prende vita un carosello di ambientazioni: le coste incantate, i palazzi lussuosi, le caverne pericolose, i mercati, brulicanti di venditori e acquirenti.

Una peculiarità del nostro spettacolo è quella di evocare la Persia ricca di ori, e la magia delle “Mille e una Notte”, attraverso alcune testimonianze dei contatti avvenuti, in epoche lontane, tra alcune regioni del Mezzogiorno d’Italia e le civiltà dell’Oriente.
Ad esempio, l’ambientazione del balletto prende spunto da influenze secolari, concretizzatesi in Salento e in Sicilia. Vedi le testimonianze del gusto liberty-orientale d’inizio ‘900 nelle ville suburbane che abbelliscono le coste salentine.
Le scenografie si ispirano a Palazzo Sticchi Daminani, a Santa Cesarea Terme; le ville orientaleggianti della zona delle Cenate, vicino Nardò; le ville eclettiche affacciate sull’elegante lungomare di Leuca.

La durata dello spettacolo è di 1 ora e 20 minuti senza intervallo

giovedì 17 novembre 2016 | ore 21

Balletto del Sud

Carla Fracci

e con Andrea Sirianni

coreografia, testi, scene e costumi Fredy Franzutti

musiche Nicolaj Rimskij - Korsakov

realizzazione scene Francesco Palma

ERA INCLUSO IN

DUSEdanza

BIGLIETTERIA

Dal martedì al sabato dalle ore 15 alle 19 e da un’ora prima dell’inizio degli spettacoli.
APERTURA STRAORDINARIA: lunedì 29 maggio dalle 15 alle 19.