Una favola amara, un testo spiazzante che mescola rabbia e dolore ad una esilarante ironia-pop. Sul palco un anticonvenzionale, istrionico e intimo Filippo Timi.
ยซUna sarabanda di lampi immaginifici e sferzate emotive invade la scena mescolando nellโimpasto dolce di una favola pop lโirrefrenabile ricerca di unโidentitร fuori dalla โhandicappitudineโ.ยป
ยซSkianto รจ la bocca murata. ร il racconto di un ragazzo disabile che ha il cancello sbarrato. Io spalanco quella bocca in un urlo di Munch. Gli esseri umani sono disabili alla vita. E siamo tutti un poโ storti se ci confrontiamo alla grandezza della Natura.
Esiste una disabilitร non conclamata che รจ lโisolamento, lโincapacitร di fare uscire le voci.ยป
Filippo Timi
[…] Sogni urlati a squarciagola, grandi, esagerati, sbrilluccicanti, impossibili, per spazzare via lโinutilitร dei giorni sempre uguali, il desiderio di morire, per trovare conforto in angoli ciechi di paradiso, per sfuggire al buio pesto dellโanima inchiodata nel silenzio. Da vedere.
Francesca Motta – Domenica 24 – Il Sole 24 ore
Timi รจ un attore che sfida le convenzioni, vince le resistenze e convince. ร carismatico, istrionico, generoso, autoironico, ambiguo, semplice e complesso. [โฆ] Nel racconto emerge il suo sentirsi nella doppia gabbia, del corpo e della stanza; si toccano la rabbia dellโimpotenza che scoppia devastante, il desiderio dโamore e di sesso, la violenza della societร .
Ma รจ il sorriso e lo sguardo beffardo โ stupito โ sul mondo che domina lo SKianto di Timi.
Magda Poli โ Il Corriere della Sera