A settant’anni dalla morte di Raffaele Viviani, attore e autore tra i maggiori esponenti del teatro italiano del Novecento, torna in scena una sua versione originale di Pensaci, Giacomino! di Luigi Pirandello. «Per quanto riguarda – scrisse Pirandello allo stesso Viviani nel 1933 – la versione che Lei dovrà fare del lavoro in dialetto napoletano, la Sua coscienza d’artista mi dà ogni garanzia…». Il protagonista professor Toti viene oggi riscoperto dall’attore e regista Tommaso Bianco, ultimo grande interprete della tradizione napoletana.
Tommaso Bianco è uno dei rati maestri autentici che oggi possano a buon diritto dedicarsi ad educare le nuove generazioni al teatro, potendo vantare alle spalle cinquant’anni di carriera teatrale e cinematografica con alcuni dei più importanti nomi del teatro e del cinema italiano, da Eduardo De Filippo a Dario Fo, da Monicelli a Benigni.
La ricerca di aderenza alla vita è fonte per Tommaso Bianco di ispirazione continua. Forse per questo predilige la dimensione del teatro amatoriale. Bianco conduce i suoi attori alla tenace ricerca della verità, attraverso un faticoso esercizio che dà sempre i suoi risultati, sul piano della tecnica e soprattutto della verità umana che ne scaturisce… E in questa esuberanza di vita e di umanità consiste il talento stesso del grande attore.