Quattro storie d’amore che trascendono la condizione fisica e psichica di chi le interpreta.
L’amore è un Tu e quel Tu è il proprio respiro
Trama
Lo spettacolo è frutto del progetto “Il Teatro dei risvegli” rivolto a persone uscite dal coma e sostenuto dalla Fondazione alta Mane Italia alla Casa dei Risvegli Luca De Nigris di Bologna. Il laboratorio teatrale permanente è condotto dal Teatro dell’Argine (conduttori/registi: Nicola Bonazzi, Deborah Fortini, coordinatrice pedagogica: Federica Perri) ed è incentrato quest’anno sul tema dell’amore che riesce a superare anche le barriere imposte dalla disabilità.
Note di regia
«Ho chiesto ai partecipanti al laboratorio teatrale – scrive ancora il regista Mimmo Sorrentino – di svolgere un esercizio: avvicinarsi alla finestra e salutare una persona cara che è al di là del vetro. Tutti hanno salutato una donna. La donna che amano e da cui sono o vorrebbero essere amati. La madre. La donna del godimento. La donna che li assiste. La donna che manca. Dall’altra parte del vetro c’è il loro desiderio. La loro necessità. Li raccolgo e gli do spazio. Scrivo quattro storie. Quattro relazioni diverse tra un uomo e una donna. Quattro storie d’amore. L’amore non conosce disabilità. Se ne infischia delle convenzioni sociali. Delle differenze etniche, anagrafiche, religiose, di genere. Oltrepassa le galere, non conosce la distanza. Non si lascia prendere. Ci trascende ».
La durata dello spettacolo è di 1 ore e 30 minuti senza intervallo